Sunday, May 28, 2006

orlo-orlare-matrice orlata-confini-trincea. underground


se muovo velocemente il capo, ho come l'impressione di poterci inzuppare qualunque cosa in questa scodella di latte intero che la mia cavità tutta può contenere,ma non per troppo tempo, o il biscotto si spezza. si rammolla tutto.pluf, si scioglie e perde la sua forma.

primo principio-->preservare un equilibrio tra forma e sostanza, o il pensiero evapora e sapremo di certo molte cose, ma non sapremo mai come dar loro un'esibizione materiale.
credo che tutto questo abbia a che vedere con la concentrazione (si accettano proposte in merito-tecniche di coesione molecolare per garantire una maggiore resistenza alla tentazione del latte. il tempo messoci a disposizione è di norma insufficiente. la macchina dell'inconsapevolezza lavora sodo. è un ego contro tutti, e il biscotto finisce sempre per cedere alla necessità del latte molto prima che questo abbia imparato a riconoscerne l'aspetto.)

da gusto al mio latte però, lo arricchisce, magari di stelle di zucchero o di croccantini glassati e mandorlati slurp.
la sapienze è spesso ghiotta,specie se liberata dal controllo del ciondolare del capo.
tutto viene assorbito.

un fatto increscioso però talvolta accade:
a volte ci si sbaglia e la nostra zuppa, che tanto ci è costata in colazioni, esce per un orecchio magari,o per il naso o, perché no, scivola giù, fin giù, fino alle mani e viene lavata via,perché si è insistito troppo.

perché ci va del tempo perché il corpo si riabitui al sapere consapevole.
e perché immagino che questo strumento del dubbio con cui ci si interroga notte e dì sull'esistenza nostra in relazione alla comunità, in fondo, non sia che un allarme ben congegnato che il nostro ego fa scattare ogni qual volta la comprensione prende spazio e ci rende consapevoli.
l'ego è chiaro, poverino, rimarrebbe surclassato. è un pericolo gravoso: la coscenza del tutto.

vale davvero la pena di un reset.

come con lo sciacquone suppongo.

Wednesday, May 24, 2006

  • autoreferènza => sf. [sec. XX; da auto-+referenza]. Procedimento logico o linguistico per cui un concetto o un enunciato si riferisce a se stesso.
  • autoreferenziàle => agg. [sec. XX; da auto-+referenziale]. Si dice di qualcosa che possiede la proprietà dell'autoreferenza

Credo di essere sostanzialmente autoreferenziale. teoesempio insegna

Tuesday, May 23, 2006

oggi da mia madre ho appreso una grande lezione.
è singolare davvero come la lucidità brilli solo laddove sia ormai inutile.


di tutto ciò scriverò in un momento di maggiore concentrazione.
da dire ho solo, per ora, che ci sono ex che diventano amorali (=umorale senza amore), che col pretesto della delusione si svelano e assumono nature contorte. che per amore e per vendetta ti rendono colpevole delle scelte che non hanno fatto.che si innamorano di corpi e fanno sesso trullo e ahimè poco allegro.
tutta una fiera di carne e lingue asciutte.
ho poi da dire anche che amori odierni si trastullano saltellando tra affetto e una tale mancanza di noia da diventare quasi isterici. che il desiderio rende spersi durante la mancanza dell'altro e astiosi nei momenti insieme.
che l'amore richiede una dose di generosità di cui non so se davvero tutti sono capaci.

forse ho le traveggole?

c'è questa abitudine ad arrampicarsi sugli alberi sdrogliazzati a buscare il sole ,una volta fatta la conquista.
donna conquistata-->donna posseduta.
non funziona proprio così. oppure si sarà tutta la vita alla ricerca dell'uomo-amante che non si mette la canottiera quando va a dormire, e la donna senza bigodi che cucina le uova al tartufo in reggi calze.

opinioni cercasi
ma le sorprese sono già finite?

Monday, May 22, 2006

sì solidale sorella

distrutta ma felice

Amami. Grazie

Eppure un sorriso io l'ho regalato
e ancora ritorna in ogni sua estate
quando io la guidai o fui forse guidato
a contarle i capelli con le mani sudate.
Non credo che chiesi promesse al suo sguardo,
non mi sembra che scelsi il silenzio o la voce,
quando il cuore stordì e ora no, non ricordo
se fu troppo sgomento o troppo felice,
e il cuore impazzì e ora no, non ricordo,
da quale orizzonte sfumasse la luce.

Friday, May 19, 2006

Sanguino sesso

(ungiti

che così magari la prossima volta in treno
..!.)

devo almeno scegliere se amarti o uccidere.
urca.
com'è tardi per il mio corpicino accorgersi di tutte queste cose, di tutto ciò che è incontenibile.
non vorrei mai prendermi un malanno perché mi tremano le gambe
--->contingenze che fanno tremare le gambe. l'aria mi asciuga la pelle.

passa un altro treno
ci pensa lui ad asciugarmi la schiena.

devo bere un po' d'acqua.
ho la gola secca.

è tutto molto umido.

Thursday, May 18, 2006

primo oggetto

ho scelto il primo oggetto: è l'aria di quando sta per piovere
la sensazione suscitata-->polmoni felici


la lingua non sa scegliere tra il salato e l'acido. non sceglie, dunque lecca il contorno delle labbra, si posa sulla conchetta: tra il naso e il labbro carnoso e purpureo c'è infatti un po' di quel qualcosa. si muove rettile.

le labbra di dispiegano. l'acqua entra e inonda la bocca di un sapore intimo e sconosciuto. il palato celebra questo evento-->sovrapproduzione salivare.

glu. tutto deglutito.
la bocca si apre, invita l'aria a farsi strada sotto e di fianco alla serpe, tra i molari.coccola l'ugola.
effetto mentos nella gola.bronchi felici.

poco dopo polmoni felici scatenano ilarità in ogni cellula.
l'uomo sorride.

il cielo risponde.
una rondine scavalca i tetti ed è una, tra tutti, a vivere over the rainbow.

Cose da non dimenticare.per il futuro prossimo

Prima che mi dimentichi===>I Barbari (Baricco)===>sono imperdibili

il vero fan segue tutte le puntate e

apprende

Prima che mi dimentichi.
appunti di memoria sensoriale (un omaggio a Bob)


Sonny scrive:stavo leggendo cosa hai scritto sul blogElenina scrive:quella è una stanza. a volte si parla anche con i muri. capita..Sonny scrive:è lì che da il meglioElenina scrive:devo ancora imparare a darmi una direzione.perdo molte energie perché non so concentrarmi.Elenina scrive:le valvole danno confortoSonny scrive:dovresti imparare a concentrartiSonny scrive:a visualizzare, immaginareElenina scrive:se mi spiegherai,ti ascolterò con attenzioneSonny scrive:la cosa fondamentale è il rilassamentoSonny scrive:esarcitarsi a visualizzare oggetti, eventi, eccSonny scrive:cercare di carpirne i dettagli, le senzazioni che danno, le emozioniSonny scrive:è molto bello anche immaginare le coseSonny scrive:serve anche moltis mo x la recitazioneElenina scrive:devo scegliere che cosa immaginare o seguire il momento?Sonny scrive:dipendeSonny scrive:cmq se non hai molto dimestichezzaElenina scrive:è quello che viene chiamato sensoriale?Sonny scrive: Sonny scrive:puoi iniziare benissimo dagli oggettiSonny scrive:cmq prova, prima di affrontare una scena, a immaginarlaElenina scrive:riesci a farmi un esempio? non sono sicura di aver capitoSonny scrive:esempio: visualizza un ombrelloSonny scrive:il colore, la forma, i particolariSonny scrive:visualizzalo mentre è in movimentoElenina scrive:è da madama il mio ombrello (chissà che significa..)Sonny scrive:immagina di toccarloSonny scrive:le sensazioni tattili che ti dàSonny scrive:l'odoreSonny scrive:il suono che emette mentre muoveSonny scrive:sono degli esercizi molto semplici di visualizzazioneElenina scrive:e serve?Elenina scrive:a parte essere bello Elenina scrive:domanda cretinaSonny scrive:certo che serveElenina scrive:cose simili accadono solo, spontaneamente intendo, quando si vuole ricordare qualcuno.o qualche cosa che è particolarmente piaciutoSonny scrive:sviluppi l'immaginazione, la memoria sensorialeSonny scrive:esattoSonny scrive:la memoria funziona cosìSonny scrive:ti ricordi maggiormente le cose che ti hanno + colpitoSonny scrive:emozionato in tutti sensi Sonny scrive:ricordi maggiormente le cose esagerateSonny scrive:quelle in movimentoSonny scrive:le altre cose le lasci andare inveceSonny scrive:ma a volte può capitarti di dover tirare fuori delle emozioni particolari, o sensazioni di un certo tipoElenina scrive:per le cose reali a volte mi capita di ripensarci e di enfatizzare particolari. di dare diciamo un colore diverso alle cose. poi racconto tutto ed ho creato un'altro ricordo. un'altra realtà. Sonny scrive:quella è immaginazioneSonny scrive:l'iimaginazione serve un casinoSonny scrive:se riesci, prima di affrontare una scenaSonny scrive:immagina come vuoi farlaSonny scrive:con tutti i particolariElenina scrive:ma poi la versione nuova sostituisce quella reale.questo è patologico temoSonny scrive:pause, movimentiElenina scrive:come se l'avessi già vista?Sonny scrive:esattoElenina scrive:come se fosse un ricordoElenina scrive:realeElenina scrive:?Sonny scrive:devi ricrearla nella tua menteElenina scrive:credo che salverò questa conversazioneSonny scrive:dopodicché la fai realmenteSonny scrive:se vuoi ne parliamo dal vivo qualche voltaElenina scrive:certo,ne sarei felice. Elenina scrive:non capisco una cosaElenina scrive:ma nell'attimo in cui immagini tutta la scena, nella fattispecie, colui che devi interpretare, sei tu calato in quel ruolo o proprio un'altra identità che nel momento della rappresentazione emuli per ottenere l'effetto immaginatoElenina scrive:?Sonny scrive:immagini anche il personaggioSonny scrive:quello è un lavoro che fai a parteSonny scrive:quello sul personaggioSonny scrive:xò puoi immaginare anche come muove, come parlaSonny scrive:come ti cali nella parteSonny scrive:dovrei spiegartela voceSonny scrive:non è semplice da scrivereElenina scrive:d'accordoElenina scrive:incameroSonny scrive: Sonny scrive:ma poi ti spiegherò delle cose meglioElenina scrive:sei volenteroso nei miei confronti. sai, sono piuttosto ignoranteSonny scrive:cmq una cosa molto importate in una scena è l'obbiettivoSonny scrive:fissare un obbiettivo e portarlo a termineElenina scrive:tento di tenere a mente.Sonny scrive:poi ne parliamoElenina scrive:vado a dormire bobpacino. Sonny scrive:buonanotte diva zucchina


Tuesday, May 16, 2006

Monday, May 15, 2006

Comme un garçon

come un ragazzo porterò i capelli.
come un ragazzo guarderò intorno e penetrerò il circostante tutto. sarò io ad inebriare

tutti verbi da passivi ad attivi
creerò un +1 nei sogni di quelli che incroceranno le mie pupille. desideri di stabilità


(se fossi buono converserei più spesso insieme a te.)


braccia forti di ragazzo brandiscono gioielli, doni preziosi.ornano corpi e lucidità con innata veemenza:
ma è solo lucido untume, viscida collimazione di carni. laddove non c'è amore ma solo possesso. una disdetta. da vittima a carnefice il ragazzo perde la sua essenza e si trasforma in pasta del capitano.
tutta la sua essenza===>pasta del capitano


sarò un ragazzo con l'organo del rispetto.
cuore di ragazzo. cuore di Tadzio

quanto inutile istrionismo

Quello lì. che non me la conti.
è un topo travestito da gatto

io l'ho capito subito.crea orizzonti di panna. così golosa tendo.
l'unico obbiettivo è l'ingordigia dei sensi.
piacere tattile-piacere infinito
mi obnubila i sensi.mi confonde, dimentico così intenzioni ed obbiettivi.
dietro alle orecchie qualche goccia di mandorla ed ambra.


inspiro.















Posted by Picasa
ho dovuto cambiare immagine.
quella era davvero brutta.

Sunday, May 14, 2006

listen to the radio..

Thursday, May 11, 2006

Ecco.l'impero dei sensi?

Azz'- sta volta ho esagerato


bè chiaro ho ragione
ma ho esagerato
dice che fa schifo vedere due giapponesi che si accoppiano- ma dimmi te che razzismo del cazzo gratuito- che gli ha fatto venire voglia di vomitare
e già mi sento una piccola scossa elettrica tentare di mandarmi l'impulso per un pugno

passano pochi minuti e nel mezzo dell'attività più generosa che una donna può compiere..si mette a braccia conserte, sguardo assorto (molto distante dalla contingenza ahimé) e sgrattino sul pomo d'Adamo nell'intento di ripensare a scene da poco viste.
altro sforzo di vomito

chiedo spiegazioni con piglio se vogliamo un po'innervosito.
esagero non mi ricordo nemmeno più mezza argomentazione.

la sua tesi è che io sia un'essere scontento per natura.semplicisticamente creo il brutto laddove questo non c'è.
detta terra terra, mi faccio le pippe.
perché ah se fosse per lui.andrebbe tutto bene.
Alché "per soddisfare questo mio bisogno di vittimismo" , con tanto affetto, mi spedisce impacchettato ed infiocchettato uno di quei pensieri negativi e menefreghisti. della lunga serie debbo cominciare a ridimensionare il mio tempo. queste serate perse così mi fanno perdere la concentrazione per l'Università. eviadicendo.

gli ho di conseguenza rovesciato una bottiglia di acqua in testa prima di chiedergli spiegazioni.
tanto per dire, perché dirmi una cosa che mi fa venire il gozzo.che mi fa subito sentire l'ultima tra gli ultimi.
niente da fare.
non un saluto.niente di niente.
magari ci molliamo anche.
solo che lui domani stacca la spina e fa il professur tutto bello tranquillo.io devo studiare e non so come fare.

Frà?
dove sei?

operatore.servizio not found

notizie dall'oltretomba.
non ho soldi sul telefono
non ho voglia di uscire di casa per ricaricare il telefono
non ho voglia di cambiare gestore per quanto sia in programma nonché necessario
Questa mia negligenza mi impedisce di comunicare con il prossimo in modo immediato e diretto com'è usanza fare da quando è iniziato il nuovo millennio

la cosa,almeno per il momento, non mi mette a disagio.
faccio finta di essere nel 1996 e mi sento subito meglio.
anche se realizzo con un ritardo di qualche millisecondo che la realtà è ben diversa
che la realtà ad oggi è schiava della mia pigrizia


bbbiiiiiiiiip.

Wednesday, May 10, 2006

Ecco, per voi, superfan!

Tuesday, May 09, 2006

Non plus. Annuncio funerario prima del tempo.Elaboro i lutti prima che avvengano.

Non plus dog?
No more dog
Non più dog---->non più infanzia

1991/2006 direttamente dall'Ungheria con amore
pacchetto regalo gigante
occhi di bimba che brillano
adulti e disagio si sciolgono un po' ovunque
adulti che comprano infanzia regalando doveri di affetto. Da oggi in poi ti prenderai cura di. Da oggi in poi se non gli vorrai bene ti sentirai in colpa. Da oggi in poi diventi uno dei tanti a cui insegnano, prima del tempo, a non scegliere gli affetti, ma solo ad accettarli una volta che ti sono stati imposti.

Quest'usanza tra gli adulti è chiamata "insegnare ad amare"
Adesso dico io. Portati anche a scegliere sulla morte no. Mi chiedete davvero troppo, io non l'ho amato abbastanza per dire "scelta d'amore" . Ma quali cazzate sono ?mi guarda e capisce tutto. non dice bau perché ormai vomita solo, ma io in fondo ai suoi occhi-bau-neri non voglio leggerci una condanna a morte.
Ci campi 15 anni eppoi dai retta ad un boja addestrato a vestire i panni del risolutissimo veterinario che ha tanto a cuore la tua bestiola.
Mi metto nelle mani di uno che mi costringerà a tenergli la zampina al mio dog, mentre per il resto dei miei giorni vaffanculo mi rimarrà quell0 sguardo di cane tradito.che se ne fotte delle medicine e della dignità perché queste sono cose da uomini. che capisce solo che il suo padrone gli sta togliendo l'unica cosa che non andrebbe mai toccata. Non me lo sta mica chiedendo il mio cane di farsi ammazzare.
Non è la stessa cosa.
Se me lo chiedesse sarei d'accordo.
Così è un assassinio.
Sarò complice di un assassinio.

Mi sa però che dopotutto c'est la vie.
che bene o male si è costretti a vivere ben lontani dal mondo a forma di zuccheriera che si è sempre sognato.
solo non credevo che tutto il mondo andasse nella stessa direzione.


In fondo sai che le apparenze non mi ingannano

Friday, May 05, 2006

per le strade mercenarie del sesso
che procurano fantastiche illusioni
senti la mia pelle com'è vellutata
ti farà cadere in tentazioni..



Scaricate camille

E' ormai consuetudine, Signor Tentenna,perdersi d'animo,
non essere all'altezza delle proprie ambizioni
e sgomitare per distinguersi dal branco.


L'ignoranza è un non trascurabile complesso, una voragine,
la si può occultare nel silenzio
scansando il pericolo di un mite confronto diretto

Wednesday, May 03, 2006

Si può sempre chiedere scusa?

Mi preparo il terreno per quando arriverò a casa.Mi dispiace per tutto quello che ti ho detto. Federico è una delle poche note positive che mi erano venute in mente l'altro giorno, ti prego ed invito a non giudicare (o meglio fallo pure ma non con me) il nostro rapporto.non solo hai completamente travisato, ma la cosa mi irrita alquanto.Detto ciò.
La mia crisi, che tu sfortunatamente non puoi risolvere (non c'entreno nulla gli affetti. se non sopporto la realtà esterna è esclusivamente un problema mio), non riguarda nè te nè papà, nè tutte le persone che a tal riguardo hai "minacciato" di interpellare.Unico e madornale errore quello di vomitare letteralmente su di te uno stato di disagio ed insoddisfazione interiore che in quel momento mi attraversava la mente.Ho, come spesso faccio, usato espressoni brutali per descrivere il tutto. per lo più metafore che non andavano considerate significanti letteralmente, ovvero. 1)All'espressione "lasciami andare via sennò mi ammazzo" corrisponde "fammi dire queste bojate, prendo un po' d'aria e torno"(non ho alcuna tendenza suicida, semmai ho un istinto di sopravvivenza tale che mi fa trasfigurare la realtà quando questa non mi garba)
2)"sei grigia"---> "oggi sono io a essere grigia e mi sto convincendo che sia la realtà esterna, te compresa ad esserlo, così da giustificare il mio stato d'animo ed evitare di sprofondare in uno stato depressivo più acuto"
Per il resto buio totale. Non ricordo altro.Sappi che mi dispiace, che a posteriori ti dico che non avrei dovuto (voluto evidentemente non posso negarlo avendolo fatto..) rovinarti una giornata e più, che forse devo cercare la mia serenità altrove non in una fuga ma in un progetto concreto. che la salute non mi aiuta quando mi impedisce di ragionare lucidamente, che di conseguenza andrò da Pinetti a farmi mettere a posto questo collo, che Federico non c'entra nulla, che non ho intenzione di fuggire ma di prendere aria più spesso, che il paragonarti ai Tosetti è una fregnaccia senza fondamento, che la mia, come quelle di tutti, serenità è un cocktail delicato, di cui tu e la situazione economica eventualmente siete solo un ingrediente.
Ti chiedo scusa. Imparerò a moderarmi, se non altro per amor proprio, ma non solo.
Ciao maman
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