Saturday, January 27, 2007

casa mia

Erano stati giorni tranquilli, senz'altro i migliori di quella stagione.
Non c'era freddo.
Il pavimento in legno, un pavimento graffiato da tacchi che sapevano di passioni,
sosteneva le immagini stagliate su pareti bianche.immagini vive solo nel ricordo della protagonista.
erano pareti, erano bianche, ma non erano ritinteggiate di frequente.
l'ambiente prometteva affetti duraturi.

In tutto ciò il respiro era caldo. e la luce titubante. c'erano grate alle altre finestre. non a quella.
su quella c'era solo un lenzuolo che fungeva da tenda. non era drappeggiato, ma trasudava ricchezza.
la protagonista era impensabilemente ricca.
ed aveva un'anima spessa.
in fondo all'anima c'erano i dolori che aveva fatto sedimentare a forgiare una crosta solida.
da lì in poi erano tutte costruzioni ponderate seppure coraggiose.
le erano costate molti silenzi.

quella camera viveva di molte eco.
e le cose assumevano l'importanza dei discorsi triti se prouniciate al suo interno.
era la camera della consapevolezza-

Ora la protagonista attaccò un'etichetta sullo stipite della porta.
ci scrisse sopra qualcosa. e quel qualcosa viveva tra quelle mura piene di immagini.

2 Comments:

Anonymous Anonymous said...

herzigovv.ciao.
necessito del tuo recapito romano,debbo inviarti una cosa misteriosa.
uh,stasera carlacarmela.
annalis

4:46 PM  
Blogger DivaZucchina said...

Via Michele Amari 47, interno 2D, 00179 Roma

Baby io il 14 vado a vederLa con emma dante a teatro.

6:40 PM  

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