Tuesday, September 05, 2006

Camminai, per un poco si intentende, appesa alla mia collana di perle. sotto le dita le perle mi parsero da subito troppo perfette per essere vere, tutte così com'erano di ugual forma e ugual candore. la chiusura della collana faceva molto belle époque, e fu per questo che non la tolsi per l'estate intera.
facendo scorrere le biglie croccanti (lo appurai masticandone una un giorno in cui mi sentivo particolarmente nervosa) sotto i polpastrelli di entrambe le mani, nascondevo l'imbarazzo che esalava il mio petto, per essere stato ingenuamente messo in m0stra da quella scaltra coppia di arti che quella mattina avevano sbadatamente fatto indossare una veste assai trasparentina. una seta morbida, che ora andava nascosta. almeno finché non fossi arrivata a destinazione.

le mani a preghiera sul collo, per nascondere quelle forme poco virtuose, mi accaldarono.
sudai e arrossii mentre incronciavo sfuggente gli sguardi delle casalinghe intente a fare le commissioni proprio di fianco a me.

sognai per un poco di appartenere ad un'altra schiera umana. quella che se ne infischia.

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