quanto vorrei che fossimo tutte e quattro a chiacchierare sotto una coperta..
Queste persone hanno davvero bisogno di chiacchierare.
Di incontrarsi e di ricordare. per poi ridere e piangere, senza conoscere più il confine tra felicità e disincanto.
e non dirò disperazione perché non la è. è solo disincanto.
e di questo si può piangere.
e si può celare il tutto con un riso innaffiato dal vinello della casa.
Quando il tuo compagno di una vita per i tuoi 60 anni fa storie per un euro in più o in meno nel menù a prezzo fisso che ti ha offerto. là: in quella locanda che ha appena aperto, e che presto chiuderà.
affittano camere. ma i ragazzi non ci portano le morose per fare l'amore, perché le finestre danno sulla cucina. e l'aglio non è per tutti afrodisiaco. questo è risaputo.
e quindi quando Bacco è in vacanza, e quando si è troppo pacati per poter pensare cose nuove, quando è solo più difficile trovare un nuovo modo per dire cose che tutti sanno,che tutti hanno già sentito e di cui tutti in fondo non vogliono fare altro che parlare, può essere utile ricorrere alla "sindrome da Liceo Classico".
per farsi infettare è sufficiente munirsi di un'enciclopedia (anche on-line può dare soddisfazioni) e immergersi in un sapere didascalico, ricco di citazioni da propinare alprimo borioso che crede di aver capito tutto.
temo che il punto sia proprio che sono gli altri ad aver già capito tutto. diverso tempo fa.
perché non andare allora a rispolverare vecchie novelle?
perché non provare a porgersi interrogativi nuovi?( se tutto è stato già detto)
deve essere stato più o meno questo il motivo per cui un giorno qualcuno alzò il naso e cominciò ad interrogarsi su qualchecosa che fosse non solo al di fuori di sé. ma proprio molto lontano.
erano stelle, ed erano lontane.
due ottimi motivi per disinteressarsi momentaneamente del vicino Guglielmo e pensare in grande.
oppure semplicemente non pensare.
Di incontrarsi e di ricordare. per poi ridere e piangere, senza conoscere più il confine tra felicità e disincanto.
e non dirò disperazione perché non la è. è solo disincanto.
e di questo si può piangere.
e si può celare il tutto con un riso innaffiato dal vinello della casa.
Quando il tuo compagno di una vita per i tuoi 60 anni fa storie per un euro in più o in meno nel menù a prezzo fisso che ti ha offerto. là: in quella locanda che ha appena aperto, e che presto chiuderà.
affittano camere. ma i ragazzi non ci portano le morose per fare l'amore, perché le finestre danno sulla cucina. e l'aglio non è per tutti afrodisiaco. questo è risaputo.
e quindi quando Bacco è in vacanza, e quando si è troppo pacati per poter pensare cose nuove, quando è solo più difficile trovare un nuovo modo per dire cose che tutti sanno,che tutti hanno già sentito e di cui tutti in fondo non vogliono fare altro che parlare, può essere utile ricorrere alla "sindrome da Liceo Classico".
per farsi infettare è sufficiente munirsi di un'enciclopedia (anche on-line può dare soddisfazioni) e immergersi in un sapere didascalico, ricco di citazioni da propinare alprimo borioso che crede di aver capito tutto.
temo che il punto sia proprio che sono gli altri ad aver già capito tutto. diverso tempo fa.
perché non andare allora a rispolverare vecchie novelle?
perché non provare a porgersi interrogativi nuovi?( se tutto è stato già detto)
deve essere stato più o meno questo il motivo per cui un giorno qualcuno alzò il naso e cominciò ad interrogarsi su qualchecosa che fosse non solo al di fuori di sé. ma proprio molto lontano.
erano stelle, ed erano lontane.
due ottimi motivi per disinteressarsi momentaneamente del vicino Guglielmo e pensare in grande.
oppure semplicemente non pensare.
2 Comments:
piacevolezza pomeridiana la lettura di questo post.finalmente qualcuno che non è in vacanza e pigia sulla tastiera.
tictictic
herzigov, ti aspettiamo nel torinese con bacco e tabacco.
e alle veneri ci penseremo poi!
annalis
devo saltare al più presto in una di queste cantine. dove la pelle poi non è così grigia.
con voi e un libro di cui dobbiamo ancora parlare.
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