Tuesday, December 27, 2005

Black night

Quando papà andò a sentire Frank Zappa, c'erano anche i Deep Purple seduti in platea. Scoppiò un incendio,e prima di scappare tutti impetuosamente rompendo i vetri delle finestre che separavano il grande pubblico dalla salvezza, il buon Zappa abbandonò il palco e la chitarra dopo aver dato un fugace sguardo alla tenda rossa che prendeva fuoco ed aver pronunciato assorto 'Fire!'.
Quel giorno nella testa di uno dei Deep Purple nacque "Smoke on the water".


Credo sia uno dei ricordi migliori di papà.

Wednesday, December 21, 2005

Quando sul lettino a righe ero grigia, e rossa

Se non ci penso, capita a volte di credere che non sia passato che un solo minuto da quando Gabriele era per me la vita.
Aveva occhi che parlavano di cose buone, contornati da ciglia lunghe e calde ed espressioni dolci come quelle della sua mamma, ma intrise di un amore più profondo.
Non è stato un fantoccio, i ruoli però è vero che non erano equilibrati. Il dominio, gli mancava la capacità di farmi sentire la necessità del mio dominio. Giusto o no che fosse, che il mio amore fosse nato per amore di un'altra, alla lunga questo non era più stato importante. perché lo amavo.
Di un amore del tutto diverso da quello per Federico. Con lui è tutto più giusto e più equilibrato. Nulla c'è di morboso. Non c'è nulla che non rientri nei ruoli che ci siamo scelti fin da quando mi portò a vedere "il film più disgustoso", solo per guardare di tanto in tanto il mio profilo. Il sesso con lui è sesso buono. Pieno di possessioni, godimenti e giochi. è quello che si dice un amore travolgente. l'amore travolgente. quello che potrebbe se solo lo si volesse in due, durare una vita intera. una scelta lunga una vita intera. ne saremmo capaci.
Con Gabriele era tutto sbagliato. le critiche, la mancanza di rispetto, la disistima che a volte mi faceva scaturire, il dubbio e la noia. Il suo divano di pelle nera dove o si faceva l'amore o si guardavano film Disney o ci si annoiava. più sovente si creavano rituali non necessari e per nulla eccitanti. Una famiglia, un contorno di gente che amavo come si amano gli animali. Li amavo tutti, come bambini. Non mi aspettavo dicessero niente di stravolgente nè di particolarmente interessante, ma li amavo tutti e li volevo coccolare tutti.
I loro gesti d'affetto erano sinceri e puri.
E anche il sesso a dirla tutta aveva sempre significati diversi dal sesso stesso: si andava a letto per far pace, perché si era arrabbiati, per farlo una volta di più e poi dirsi che si era fatto una volta in più della settimana precedente. si faceva per dimostrare di essere sexy, procaci, volgari, provocanti, restii,assenti. per dimostrare che non si era più interessati o che lo si era troppo. ma mai per la goduria pura e semplice del sesso. non lo si faceva mai perché non se ne poteva fare a meno,ma perché avrebbe dato più significato a quella mancanza.
Cavalcavo o subivo non per godere ma per dimostrare: sapevo essere santa e puttana. IO. Ma lui? Cosa avrà mai provato lui?
Facevo l'amore per suggestione all'ambiente, per sugellare l'amore che temevo di non provare, per farne di più in modo da godere la volta successiva. Ma per generosità? Quasi mai lo feci.
Lui sì. Lui mi amava davvero
"Sei un bel bocconcino Elena, io però per te avrei rischiato".

Oggi è capitato ciò che capita sempre quando vedo da lontano capelli biondi stirati e lunghi. Mi sono emozionata. Mi ha detto che mi vuole tanto bene ed io glielo avrei urlato e le avrei dato tanti baci per sentirne il profumo, io non ho però detto nulla. Annuivo e sorridevo. e mi si riempiva il cuore ad ogni suo sorriso (quando parlo di lei sono costretta dalla circostanza ad adoperare questi toni romanzeschi. è d'obbligo, è la parte).
Dice di chiamarla. mi aspetterà.


Lei ha superato?
"No Signore, sono ancora molto distante dal superare.."


(che occhi che occhi che occhi.adesso faremmo l'amore solo per farlo ancora una volta. E' roba da pazzi!)

Saturday, December 17, 2005

Fai di me, la tua umile serva

(...) È un prolisso aneddoto sulla lotta per il potere che la donna conduce
amando chi il potere l'ha già: regola vecchia più di Machiavelli, nelle pagine
verbose di Golden e nelle immagini laccate di Marshall raggiunge estenuante
estensione. (...) Fra odi a prima vista più intensi degli amori, tutto scorre
freddo (...)

Thursday, December 15, 2005

Wenn die Frau kommt..

Dice. "Pronto?"
c'è solo da innamorarsi di una voce simile.
Questa sera pubblico solo per me. perché mi ha detto ciò che volevo sentirmi dire. perché mi vuole bene. un bene dell'anima e l'ho sentito. Perché ogni tanto capita che le persone si scelgano e anche se rinchiuse in ruoli e anche se la pensano diversamente su tutto e anche se si criticano di continuo, capita che si amino in fondo comunque.
"proprio tre giorni prima della tua prima chiamata, mi chiedevo : ma perché non mi chiama. aspettavo questa telefonata con tutto il cuore. volevo salutarti e magari..anzi perché non ci vediamo?"
Poi si è anche parlato del "contorno". che ha complicato le cose è chiaro. si è detto, anzi ho detto che erano mesi che preparavo questa chiamata, che avevo saputo che non era stata bene e che me ne dispiacevo.
"chiamami un'altra di queste sere così ci vediamo un giorno della prossima settimana".

Mi sembra di sognare.
Dopo ho anche pianto un po'. Ma questa volta dalla felicità

Per chi pubblico?

  • pubblico per la Frau a cui sto per telefonare (batticuore.sto malissimo.)
  • pubblico per Frà che è l'unica a conoscere l'indirizzo del mio blog
  • pubblico per narcisismo e nemmeno troppo perché tutto sommato scrivo cose inutili
  • pubblico per Zucchino che è l'essere vivente più affezionato a me

adesso vale davvero la pena di parlare del problema. il problema.

adesso mi lancio,telefono (conosco anche la targa della macchina, sfioro la morbosità) e sta sera informo il mio io medesimo io, che si esprime in questo blog così di rado, di quando mi è accaduto. poi mi posto un commento da sola.olè

Sunday, December 11, 2005

Notte. Brava?


Hennessy. Prima volta. Cappotti, sciarpe, guanti lasciati in macchina per non fare la fila al guardaroba. Lampadari in vetro.
(Tutta la vicenda simbolo IBM, simbolo APPLE..e simbolo Callas no?)

Sunday, December 04, 2005

Quando se tua madre fa l'isterica, in fondo, è colpa tua

E' seduta sul divano e non dice una parola. Ha preso uno Xanax.Ormai è passata più di un'ora ed io mi sono rifugiata in camera mia, qui davanti al computer a cercare quegli amici che mi mancano tanto. I miei più cari amici sono lontani. Questa sera avrei voluto vederli, anche tutti insieme, perché mi convincessero di quanto è sciocco il mio comportamento.
Io non capivo, non comprendevo proprio cosa potesse voler dire essere così in costante attesa. non immaginavo nulla di simile. eppure (bizzarra questa cosa del blog, scrivi, tutti possono leggere perciò potenzialmente ti pare di divulgare il tuo pensiero e nello stesso tempo sai che questo certamente non accadrà, perché lo sai solo tu che da oggi esiste il tuo blog DivaZucchina, quella che una volta scesa dalla ribalta, deve farsi sempre porgere una mano perché possa spogliarsi dagli abiti che l'hanno accompagnata nel mentre della sua "salvifica rappresentazione"), eppure piango di continuo per il desiderio, piango di felicità quando lo appago. sono matta forse? Vivo le giornate pensando di riincontrarlo presto, ti farmi abbracciare baciare possedere. sto quasi male quando ci penso, talmente tutto è forte. così forte da essere inesprimibile.
Ho tantissime paure.

DivaZucchina gegen Frank-t


Per Frank-T.

La nostra diventerà presto una situazione complicata da gestire. vorremo vederci e fotografarci sempre,spesso nei cessi di tutto il mondo,vorremo vivere ed abbracciarci sempre.

Questa foto sono io. e trovo preoccupante che sia stata tu a farla. molto preoccupante..

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