Friday, June 16, 2006

Bean & Been

dicono che c'è un grande vantaggio nell'apprezzare una zuppa con i fagioli.
pare, dicono, che siano i fagioli stessi a fare la zuppa.

se ne deduce, senza troppo sforzo, che il commensale che pensa solo ai fagioli finirà col non godersi la zuppa.

pescherà ogni fagiuolo con meticoloso impegno e ne gusterà la consistenza soda e croccantina apprezzandola come a non comprendere che la bontà di quel legumino dipenda da tutto il resto della zuppa, essendo di essa intriso, e non, diciamo, solamente dalla sua natura intrinseca del suo essere e sentirsi "fagiuolo".

Sorge ora un problema assai più complesso.

Capita,non raramente, che i fagioli proprio non garbino affatto al palato del commensale;
che egli si ritrovi a dover mangiare quella zuppa, per aver espresso esplicitamente il desiderio di gustarla quella bella zuppona, ma non immaginando che il cuoco, infingardo e narciso, i fagioli ce li lasciasse così a mollo e non li schiacciasse invece per benino facendo della zuppa quasi un passato denso.

Perché allo sventurato commensale il gusto dei fagioli non disgusta, di per sé, si tratta proprio solo della sensazione di densità e di pericolo per la trachea che esso comporta.

Vive nell'angoscia di rimanerne soffocato.
Si concentra quindi sulla presenza di queste masse galleggianti. sono poche e temibili.

speriamo che non ce ne sia qualched'una di appena un poco nascosta sotto la superficie, pronta ad emergere nel momento dell'imbocco. Pronta a saltare con un balzo in fondo alla gola. Speriamo. Accidenti, è tutta colpa del moto elastico e pervade queste molecole di fagiulo.

Pensa così il commensale.
E' sorprendente davvero quanto egli possa fantasticare sulla sensazione di "volontà" che i fagioli, da lui figurati,emanano.
non ci riesce per davvero a non concentrarcisi. non vede quanto è buona la sua zuppa. non la mangia nemmeno magari.
allo chef criticherà solo la presenza inaudita (!) di quegli sparuti fagioli e non si complimenterà affatto per la cremosità e il gusto che anche solo dal profumo emanato si potevano evincere dalla zuppa.

E' concentrato sul pericolo.
E' colto dal panico. Dalla paura più tremebonda.
Non v'è nulla che possa salvare un individuo sull'orlo di una crisi di panico eccetto il fare cessare la causa del suo turbamento.
inconsciamente prega perché lo chef non si offenda, e dalla sua pietanza di cui va tanto fiero, esporti quei 5 fagioli,per poi schicciarli a dovere e mescolarli nuovamente nella zuppa, senza fare troppe domande inutili. arrendendosi, in un certo qual modo.


Se ne deduce in ultimo che ognuno ha solo bisogno di un ottimo chef.


3 Comments:

Blogger Unknown said...

oddio voglio subito quella zuppa

11:49 AM  
Blogger elsi said...

io penso che si dovrebbe organizzare una cena.
perchè di questi tempi i fagiuloli son graditi solo ai palati più audaci.
e dico:ma siamo impazziti?
rondelle di cipolle,fagioli sfaldati che formano quella rural cremina color nocciola e...e poi due o tre cucchiaini di stracchino una volta impiattato.
oh signore.

12:49 PM  
Anonymous Anonymous said...

ottimo radonicich compreso alla perfezione...concordo decisamente....w elle

5:28 PM  

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